giovedì 24 gennaio 2008

24 Gennajo 1888 - s. Babila

In questa storia le coincidenze sono molte. Una delle più curiose è questa: Annunciata Morosini, la bisnonna di Angioletta (l'albero è pubblicato sul post del 22 Gennajo), abitava nella stessa casa dove veniva stampata una delle due guide annuali di Milano (che ho già segnalato precedentemente) su cui possono trovarsi tante indicazioni utili sulla Milano del XIX secolo, e che adesso si trovano online sull'Emeroteca Braidense. In particolare l'Almanacco del Commercio dell'editore Visaj.
Cliccando sul nome dell'Almanacco (e installando il plugin se non lo si è già fatto) si nota già sulla prima pagina che l'indirizzo dell'editore era Contrada tre Re, scorrendo fino a pag. 272 della numerazione originale si vede che Visaj stava al civico 4103 (che era anche quello di Annunciata Morosini). Un civico alto, ma non occorre spaventarsi, i numeri non ripartivano da 1 a ogni cambio di via, erano a incremento per tutta la città.
L'almanacco è del 1836: Contrada dei tre Re, poi diventerà Contrada dei tre Alberghi, poi via Tre Alberghi, poi sparirà del tutto quando vennero abbattuti un po' di edifici per creare l'attuale Piazza Diaz.
Contrada dei tre Re andava grosso modo dall'attuale via Larga all'attuale via Mazzini tagliando via Paolo da Cannobio. Ma ancora prima di chiamarsi "dei tre alberghi" sulla via si affacciano importanti alberghi, frequentati anche dai diplomatici dell'epoca.
Annunciata, nata a Lodi, abita nella stessa casa dell'editore (nella via degli alberghi) fa la cucitrice e un giorno di agosto del 1835 muore a 58 anni per un colpo apoplettico. Dei nove figli che ha avuto da Gio. Battista Bersani, tre sono già morti.Una delle figlie di Annunciata, Luigia, che diventerà poi la nonna di Angioletta, riceve, qualche giorno dopo, un "atto giudiz." d'ufficio (che ho trovato tra le carte).
Sul retro c'è scritto solo a Luigia Bersani c.da dei tre re N.4103 (questo indirizzo mi ha fatto penare, ma grossa soddisfazione quando sono riuscito a decifrarlo) poi 28.8bre 1835 e una firma illeggibile. Dall'altra parte quanto segue:

Al N 28055
Decreto
Dall'I.R. Tribunale di prima Istanza Milano si aggiudica l'eredità abbandonata dalla fu Annunciata Morosini mancata ai vivi il g.no 18.Agosto p°p° sebza testamento a favore, ed in parti eguali tra i di lei superstiti figli Rosa Bersani maritata Pedroni, Luigia Bersani, Chiara Bersani, Carlo Bersani, tutti d'età maggiore e Giuseppe e Maria Bersani, quest'ultimi due d'eta minorile il loro padre Gio. Batta, e per la detta Chiara il di lei procuratore Francesco Calderara, Carlo Bersani tanto per il proprio interesse, quanto per quello delle due sorelle Luigia e Rosa da lui med.° rappresentate, e tutti ugualmente col beneficio dell'inventario, e quindi per una sesta parte per ciascuno dei nominati figli della defunta, salvo l'usufrutto competenza al vedovo detto Gio. Batta Bersani ai sensi del N.757 del Codice Civile Universale.
In tal modo si dichiara ultimata la ventilazione di tale eredità in base al relativo protocollo 4.7mbre p° p° al N.24766 e sciolto il giustiziale suggello.
Il presente si intimi ai (ill.) aggiudicatari (ill.) norma.
Milano, dall'I.R. Trib. Civ. di prima Istanza 16 7.bre 1835
Il presidente
Antonio de Mildenhoff


Ora andando a vedere nuovamente l'Almanacco del Commercio di Milano e scorrendolo sino a pagina 115 (numerazione dell'originale) o 65 (della copia elettronica) arriviamo fino all'Imperial Regio Tribunale di Prima Istanza dove si trova il nome del nobile dott. sig. Antonio de Mildenhoff, c. di Brera 2329. Lo stesso che aveva firmato il documento di cui sopra. Sì perché su queste guide tutti gli ufficiali pubblici, dal Presidente del tribunale all'ultimo degli uscieri erano indicati per nome, cognome e indirizzo di casa, alla faccia della privacy. Nella guida si trovano tutti i funzionari pubblici di Milano dell'epoca: consiglieri comunali, professori, spazzini, direttori del lotto, delle poste, i responsabili dell'osservatorio astronomico. E poi nella seconda parte negozianti, commercianti e professionisti di qualsiasi tipo, ma di questi troviamo solo l'indirizzo del negozio o dello studio, sempreché non fosse lo stesso.

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