venerdì 2 maggio 2008

Mercoledì 2 maggio 1888 - s. Atanasio vescovo

Oggi mediante il bel tempo fu eseguita dal Profess.re Lainati l'operazione che riuscì splendidamente, raccomandò la quiete e l'oscurità onde l'occhio non ne risenta. Fui tutto il giorno con Mamma a tenerle compagnia per non lascarle prendere la tristezza. Questa sera coi miei Genitori siamo andati a S.Giorgio pel Mese di Maria. Ritornati a casa Papa andò a letto causa i suoi dolori artritici, vennero i Sig.ri Argenti e gli ringraziai dei bellissimi fiori che mi hanno mandato.




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4 commenti:

Piero ha detto...

Di che operazione si tratta? mi sono perso qualche pezzo?

la duchessa ha detto...

E chi ha subito l'operazione?
Sembrerebbe la mamma di Angioletta, e mi pare di capire che sia un intervento di cataratta o qualcosa del genere, o no?
Quello che non mi è chiarissimo è cosa c'entrino il cattivo tempo di ieri che ostacola la cosa, e il bel tempo di oggi che invece la rende realizzabile!
Le mie perplessità si rinnovano di giorno in giorno, di pari passo con la curiosità morbosa che mi porta quotidianamente a sbirciare dentro questo baule in soffitta :)

Nocciola ha detto...

Penso sia la Zia Marina, che ieri era molto agitata; forse si tratta della sorella della mamma di Angioletta, visto che Angioletta ha dovuto tenerle compagnia per tutto il giorno "per non lasciarle prendere la tristezza"
Circa il buono e il cattivo tempo .... mah!!

Marco Ardemagni ha detto...

Si tratta certamente dell'operazione agli occhi della zia Marina eseguita dal prof. Lainati. Dalla Guida di Milano per l'anno 1888 della Tipografia Bernardoni (pagg. 601 e 900) sappiamo che si tratta del prof. Carlo Lainati primario dell'Ospedale Maggiore "Per le malattie degli occhi", operante in v. Visconti, n.10, probabilmente il miglior specialista nel campo a Milano all'epoca. Non è chiaro per quale motivo il cattivo abbia impedito l'operazione il giorno prima, forse l'impossibilità di raggiungere l'ospedale da parte del medico o della paziente (chissà, forse un forte temporale, o una grandinata, dovremmo verificare con i giornali dell'epoca). Non sappiamo chi fosse la zia Marina (il cui nome - tra l'altro - è uno dei pochi elementi che la grafia di Angioletta rende incerto: a volte sembra addirittura che scriva Mariina o Marissia o Marinia) ma non deve trattarsi di una sorella della madre (visto che conosciamo i nomi delle due sorelle della madre dal testamento del rag. Carlo Bersani), ma più probabilmente di una parente del padre che arriva in città da Corteolona o da Chignolo Po. Però c'è certamente ancora un po' da indagare.