Mia carissima Nonna
Sento in me una gioia così fresca, così abbondante, così pura, che a spiegare mi riuscirebbe impossibile se questo non fosse il giorno del Santo Natale.
Il mio cuore, diletta nonna, ripete il tuo nome e palpita affettuosamente: i benefizi onde mi colmi, ricorda ed apprezza, è pieno di riconoscenza, ti augura tutti quei beni, tutte quelle felicitazioni, che un figlio ben nato sospira per i suoi genitori.
Ascolti il Signore la preghiera, che in questo dì caro e solenne, tacitamente a Lui innalzerà l'anima mia, e lieto della tua felicità, vivrà sempre
Malnate, il Natale del 1896.
Il tuo aff.mo Nipote Marco
sabato 27 settembre 2008
27 Settembre 2008
Dopo qualche anno però troviamo finalmente Marco a Malnate, immaginiamo con tutta la famiglia. Ha poco più di sette anni quando scrive questa toccante letterina di Natale alla nonna. Immaginiamo si tratti della mamma di Angioletta, sempre nell'ipotesi che lei e il marito abbiano seguito la figlia a Malnate, ma non si spiega perché non la dedichi anche al nonno (ancora vivo alla data). L'ipotesi alternativa è che la lettera sia indirizzata alla nonna paterna, che sappiamo essere ancora viva alla data (mentre non ci è nota la data di morte del padre di Pietro). Quale che sia la nonna ecco il tenore della letterina:
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3 commenti:
Come è poetico questo bimbio, sembra la sua mamma!
ma possibile che un bimbo di 7 anni scrivesse usando questi termini e costruendo le frasi in questo modo?
magari lo aiutava proprio la mamma...
E' possibile, ricordiamo che si tratta di un bambino di una famigli agiata, che aveva sicuramente un istitutore in casa (la scuola dell'obbligo era stata già isituita, ma credo fosse ancora percepita come una cosa 'per i poveri' come l'allattamento al seno)
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