Quand on croit aimer une personne
c'est sa présence qui nous trompe;
quand on l'aime véritablement
c'est son absence qui nous en
instruit.
[C. B. I.]
Venezia 8 maggio 1892
Mia cara, mia bella, mia
gentile amica Emma,
ricordatevi che la donna
può avere per sé lo spirito
e la bellezza, la grazia e il fa=
scino; ma la più alta, la ec=
cezionale fra le virtù femmi=
nili, è una sola: la dolcezza,
e questa la possedete in tutte le
vostre azioni, in tutti i vostri discorsi
percui voi rappresentate la virtù
eccezionale ed io l'ammiratore
eterno e fedele di questa divina e dolce fanciulla.
I Bassi
A pagina 11 il quaderno di Emma ci porta fuori da Milano e precisamente a Venezia. Il filone veneto dell'album sarà piuttosto interessante come vedremo più avanti. Questa pagina si compone di due parti scritte con lo stesso inchiostro viola e con la stessa inclinazione, la scrittura però sembra leggermente diversa, si vedano ad esempio le B delle firme. Ci vorrebbe un perito calligrafico per capire se si tratta della stessa persona che scrive la citazione francese in alto con più attenzione alla calligrafia e poi si lascia andare a una scrittura più spontanea per l'effusione dei sentimenti in italiano nella seconda parte oppure se si tratta di due persone differenti che hanno tentato di scrivere con tratto abbastanza omogeneo per rendere la pagina più gradevole. Il secondo è chiaramente un ammiratore di Emma, all'apparenza più anziano, ma con ogni probabilità si tratta di un'ostentazione di galanteria. Il luogo e la data sembra molto verosimile che valgano comunque per entrambe le annotazioni. Il fatto che Emma venga definita ancora una fanciulla ci dà un'ulteriore indicazione sulla sua età, che non è nota (anche se sappiamo che suo padre è vissuto dal 1818-9 al 1888 e queste note sono del 1892).
3 commenti:
Marco, nella parte in francese quello che tu ha trascritto come "première" in realtà secondo me è "présence" (che peraltro fa il contraltare all' "absence" del capoverso seguente)
C'est vrai! ;-)
merci!
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