venerdì 18 aprile 2014

Il quaderno di Emma - Pagina 34

Les fleurs qu'on matin vois fletrir
L'amour. se pare et meurt comme elles
L'amitié sait bien mieux choisir

Et sa coronne est d'immortelles

            Clotilde Biaggini


Su questa pagina è incollato un vero mazzolino di fiori alpini: si riconoscono ancora delle stelle alpine, dei piccoli steli di erica e dei piccoli fiori viola, forse delle genzianelle.

Come abbiano potuto conservarsi per circa centoventi anni è abbastanza misterioso.

I fiori sono citati nelle strofe riportate nella parte superiore della pagina. Cercando in rete troviamo che si tratta del finale della poesia L'amour e l'amitie, reperibile nel volume Almanach des muses, Volume 38 pubblicato a Parigi nel 1801. La poesia è riportata come "Par le C. Coupigny".

La firma in calce è di Clotilde Biaggini, al cui matrimonio con il Conte capitano Cornelio Elti di Rodeano è dedicato un testo di Dino Mantovani, Per le nozze del Conte capitano Cornelio Elti con la signorina Clotilde Biaggini, in San Michele al Tagliamento, 11 aprile 1896, contenente una poesia inedita di Ippolito Nievo, e di cui poi si parla in questa pagina riportando che il 2 maggio 1897, a Venezia, Clotilde dà alla luce Giovanni detto "Zanetto" Elti di Rodeano che poi sarà disperso in mare a Taranto il 4 agosto 1916, nell'attentato tedesco alla corazzata "Da Vinci": nell'articolo linkato si fa riferimento alla munificenza della madre, morta nel 1962 a 99 anni d'età, (era quindi del 1863), munificenza già evidenziata nel 1890, prima del matrimonio con il conte, con una donazione alla Croce Rossa, documentata da Il Friuli del 27 giugno 1890.

Troveremo altre due illustrazioni di Clotilde Biaggini a pagina 65 e a pagina 67.
 




Nessun commento: